La De Mari: “I gay nuova razza ariana”

Mauro Laus è sempre stato un grande difensore dei diritti delle persone che ancora ad oggi vengono definite come diverse, ovvero le persone gay e bisessuali.
Ed alcuni commenti sembra che lo abbiano fatto andare su tutte le furie.

I commenti negativi che irritano

Sono diversi i commenti negativi che hanno acceso la furia di Mauro Laus che raramente si scaglia contro figure di media e grande importanza.

Le parole della dottoressa Mari hanno infatti fatto scattare una miccia che è esplosa quasi immediatamente e questa risponde appunto al nome di Mauro Laus, presidente del Comitato regionale per i diritti umani.

La dottoressa ha infatti sostenuto che, le persone di sesso maschile e femminile con orientamento sessuale differente da quello etero, rappresentano il nuovo popolo ariano, che vuole imporre il loro modo di vivere sul prossimo e che sarebbe pronto a tutto pur di raggiungere tale obiettivo.

Inoltre, la dottoressa ha sottolineato che queste persone nascondono atti osceni dietro il vittimismo.
Secondo la dottoressa Mari, le persone gay sono le prime che costringono le altre a sottomettersi per compiere degli atti sessuali violenti e contro la loro volontà.

Proprio queste ultime parole hanno fatto innervosire Mauro Laus, che si è schierato subito in difesa delle persone tirate in ballo dalla stessa dottoressa.

La difesa di Laus

Mauro Laus non ha lasciato che questi commenti passassero inosservati e come Presidente del Comitato regionale per i diritti umani, il suo commento è stato diretto e abbastanza negativo nei confronti della dottoressa.

In primo luogo, Laus ha spiegato che questi particolari commenti, se presi in considerazione, altro non fanno se non rendere la vita impossibile alle persone omosessuali.

Il definirli come popolo ariano del nuovo millennio è un paragone che fa male e che riesce ad offendere tutte quelle persone che fanno parte dell’associazione dei gay e lesbiche di Torino e di tutta Italia.

Laus ha anche spiegato che, a causa di queste parole, altro non si fa se non aumentare l’odio che si potrebbe provare per queste persone, le quali non sono tutte uguali.

Lo stesso Laus ammette che potrebbero esserci delle persone scorrette che si comportano in maniera tale da violare ogni principio di legalità e comportamento corretto.

Ma il presidente aggiunge che non si deve prendere in considerazione un singolo caso e paragonare quell’inidivudio a tutti gli altri.

Per questi motivi Laus ha deciso di passare alle vie legali, in quanto queste parole altro non sono che discriminatorie ed offensive.

Solo il tempo sarà in grado di raccontare come si evolverà la situazione che, attualmente, sembra essere rovente e poco piacevole da vivere, vista l’ostilità che si è venuta a creare tra le due parti in causa.

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