Come gli hacker sfruttano le nostre “debolezze” per attaccarci

Quanti rischi si corrono mentre si naviga in internet? Sono fondate le preoccupazioni di chi sa che quando siamo online siamo vulnerabili all’attacco di hacker e malviventi informatici? A tutte queste domande proveremo a dare delle risposte.

Per prima cosa c’è da dire che quando si naviga in rete, si lasciano delle tracce, le quali potrebbero essere intercettate da malintenzionati e utilizzate contro di noi in vari modi. La tecnologia ha permesso di ottenere una serie di vantaggi non da poco, ma dall’altra parte ha anche aperto a nuovi orizzonti e possibilità per i truffatori. Ma vediamo nel dettaglio.

Attacchi informatici in costante crescita: ecco come avvengono

Gli attacchi hacker sono in costante crescita. Questo è stato certificato con dei dati, approssimativi, ma molto indicativi. Soltanto lo scorso anno, in Italia, si sono verificati oltre 1600 attacchi informatici. Una crescita esponenziale di oltre il 90% rispetto solo a cinque anni prima. Tra gli “attaccati” troviamo non soltanto utenti privati, ma moltissime istituzioni private e statali. Generalmente, il servizio di sanità è soggetto spessissimo ad attacchi di questo tipo.

Ma non è tutto. Decisiva in questo senso è stata persino la pandemia. Durante il lockdown, infatti, gli attacchi informatici registrati erano oltre il 600% in più rispetto a prima. Questo perché il fatto di essere costretti a casa ha cambiato le nostre abitudini e dato l’input agli hacker a sfruttare dei canali di comunicazione ancora più utilizzati.

Ma quali sono le tecniche più diffuse usate dagli hacker? Generalmente queste si distinguono in phishing e social engineering. Va detto, infatti, che nella maggior parte dei casi, gli attacchi hacker sono indirizzati a ricattare la vittima: si rubano i dati e gli si promette di restituirli o non usarli contro di lui in cambio di danaro. Si tratta di estorsione. E ciò che è stato scoperto negli anni è che oggi come oggi esistono delle vere e proprie organizzazioni criminali che operano in sincronia: attaccano più vittime in contemporanea.

Tra le tecniche più utilizzate dagli hacker troviamo i malware. Con questi “virus”, viene limitato l’accesso ad un dispositivo infettato e si richiede un riscatto per liberarlo. Questi malware possono essere liberati in vari modi: generalmente, si utilizza la tecnica del phishing, in enorme crescita, la quale si basa su e-mail o sms e che trae in inganno la vittima spingendola a compilare un form con i propri dati o cliccare su link pericolosi.

Ma come fare per proteggersi da questi pericoli? In passato, abbiamo già parlato dell’importanza delle VPN, ebbene, torneremo sull’argomento in quanto si tratta di un’arma molto efficace per combattere gli attacchi hacker.

Attacchi hacker: proteggersi con le VPN

Fare uso delle migliori VPN può essere un’arma adatta a proteggerci in maniera molto efficace dagli hacker. Questo servizio garantisce un livello di protezione molto elevato. Ma di cosa si tratta di preciso? Non sono altro che delle reti private virtuali, le quali permettono di navigare in rete in totale anonimato e mantenendo intatta la nostra privacy.

Perché si sono così diffuse le VPN? Per vari motivi. In primo luogo perché si tratta di un servizio estremamente versatile ed economico. In secondo luogo perché è facilissimo da utilizzare e garantisce un livello di protezione molto elevato. Per questo, negli ultimi anni si è diffuso in maniera esponenziale, tra privati e aziende.

Una rete VPN riesce a criptare il traffico della rete, nascondendo i dati sensibili, compreso il nostro indirizzo IP e garantirci la protezione adeguata mentre navighiamo in rete. Tra le varie tipologie, generalmente si parla di reti VPN del tipo site-to-site e ad accesso remoto.

 

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