Tour in bici a Roma: le mete più suggestive

Se volete visitare la Capitale ma non volete rimettervi in coda nel traffico o girovagare ai margini di una ZTL, c’è un’opzione da considerare. Tour in bici a Roma.

Se non vuoi improvvisare puoi scegliere Roma Star Bike.

E’ comodo e le bici sono elettriche (si pedala ma le salite non somigliano affatto a un grosso problema). I servizi proposti sono vari. Io preferisco girare al mattino, ma per i più sentimentali, per i romantici e i sognatori si può scegliere anche il tour by night.

Roma è piena di luoghi da vedere, di mete suggestive. Eccone alcune.

Trastevere

Percorrere il rione Trastevere in bici è il miglior modo al mondo per scoprire dove tornare a cena! Quando il tempo è bello, le trattorie hanno i loro tavoli apparecchiati per le strade ed è facile ritrovare un buon profumo e scoprire ancora che Roma è stupenda, scarmigliata e antica.

La piazza principale del quartiere è Piazza Santa Maria, luogo perfetto per vivere un’autentica ‘esperienza’ di piazza romana. La gente del posto e i visitatori vi si riuniscono prima e dopo cena per riposare sui gradini della fontana o passeggiare e parlare. Questa grande piazza prende il nome dalla Basilica.

La Basilica di Santa Maria è una delle chiese più antiche di Roma ed è anche conosciuta come la Basilica di Nostra Signora in Trastevere. L’esterno può essere ingannevole, ma all’interno, con i suoi soffitti e le pareti ricoperte di mosaico, è mozzafiato. Merita la visitina, non c’è dubbio.

Poi c’è Piazza Trilussa, luogo popolare da cui parte il ponte pedonale sul fiume Tevere. Una fontana e una piccola scalinata si affacciano sullo slargo lastricato di sampietrini. C’è un monumento inciso con una poesia in dialetto romanesco di Trilussa, il poeta italiano da cui la piazza prende il nome.

Ai margini del quartiere di Trastevere si trova Il Gianicolo, da dove è possibile osservare uno dei migliori panorami della città. Sebbene non sia uno dei sette principali colli di Roma (Aventino, Campidoglio, Celio, Esquilino, Palatino, Quirinale, Viminale), il Gianicolo è il secondo più alto, per questo offre una vista eccellente delle cupole, dei campanili e dei tetti della Capitale.

Piazza Navona

Tra le piazze monumentali di Roma, Piazza Navona è quella più riccamente ornata. Brulicante di gente, di artisti di strada e storici Caffè, ha la forma tipica di uno stadio antico ed è una chiara rappresentazione di elegante architettura barocca. Una luce quasi ultraterrena fa di lei una bellezza da lasciare senza parole.

Tre fontane spumeggianti (tra cui spicca al centro la Fontana dei Quattro Fiumi del Bernini, con l’Obelisco Agonale), Palazzo Doria-Pamphili, la Chiesa di Santa Agnese. Chiedete se vi fanno una foto, i selfie vengono sempre tutti storti.

Campo de’ Fiori

Il suo nome risale al Medioevo quando l’ area era un prato e non ancora una vivace piazza pubblica. Per molti secoli quest’area non riuscì a svilupparsi per via delle inondazioni dovute alla sua vicinanza al fiume Tevere, ma già dal Medioevo iniziarono a sorgere edifici come la Chiesa di Santa Brigida, Palazzo Farnese, Palazzo della Cancelleria e Palazzo Orsini.

Nel 1456 papa Callisto III iniziò un progetto pubblico per organizzare e sviluppare l’area e nacque Campo de’ Fiori. Prese rapidamente piede come centro di socializzazione e commercio tra i romani, con molte locande, ristoranti e botteghe artigiane.

I nomi delle strade che circondano Campo de’ Fiori hanno tutte a che fare con il commercio: la Via dei Balestrari (“fabbricanti di balestre”) e la Via dei Giubbonari (“sarti”) sono solo alcuni esempi. Appena fuori dalla piazza, il piccolo cortile dell’ Arco degli Acetari (“dei venditori d’acqua”) rimane in gran parte intatto.

Se ci si ferma un istante, poggiando il piede a terra dal pedale, offre uno splendido scorcio nell’atmosfera originale dei tempi. La piazza Campo de’ Fiori non è mai stata formalizzata architettonicamente, quindi gli edifici sono tutti disuguali, qualità che aggiunge una nota pittoresca alla piazza.

La statua del martire Giordano Bruno è un punto focale della piazza a testimonianza delle esecuzioni pubbliche condotte nella stessa piazza nei confronti di coloro che, come il frate e filosofo domenicano, difendevano la libertà di pensiero.

Oggi Campo de’ Fiori è tipico anche per il suo mercato mattutino, dal lunedì al sabato dalle 7 alle 14. È un luogo vivace tra decine di bancarelle che vendono di tutto, soprattutto prelibatezze locali. La sera Campo de’ Fiori si anima, in un codice diverso, trasformandosi in uno dei punti di riferimento della vita notturna del centro: i giovani amano particolarmente radunarsi nei bar e nei ristoranti della piazza.

Fori Imperiali

L’area archeologica dei Fori Imperiali, centro nevralgico della Civiltà romana, è situata su un terreno pianeggiante tra il Palatino e il Campidoglio ed è attraversata dalla Via Sacra. Di forma rettangolare, ospita molti dei più imponenti templi e monumenti della città antica, alcuni dei quali costruiti per onorare gli uomini e altri dedicati agli dei o alle dee.

I Fori imperiali furono sede di attività religiose, politiche e sociali e di riunioni pubbliche dal 500 a.C., quando fu fondata la Repubblica Romana. Il sito, multifunzionale, ospitava eventi pubblici, elezioni, processi penali, partite dei gladiatori (prima della costruzione del Colosseo), favoriva gli incontri sociali, d’affari ed era sede di cerimonie religiose ed eventi educativi. Alcune delle strutture più conosciute che è possibile ammirare sono il Foro di Cesare, Foro di Augusto, Tempio della Pace, Foro di Nerva, Foro di Traiano, Basilica Ulpia.

Colosseo

L’emblema del potere spietato, lo stadio più antico di Roma. A catturare il visitatore (che ormai si è completamente dimenticato di girare in bici e ha smesso di pedalare) non è solo la vastità del luogo o la bellezza dell’opera, il peso dei blocchi di travertino o l’imponenza delle sue gradinate, ma è la sua storia, intrisa di sangue, che è percepibile ancora oggi e lo sarà per sempre. E’ il respiro dei gladiatori e dei leoni che prendono parte al combattimento mortale, mentre gli spettatori, a frotte, incitano e gridano all’unisono.

Oggi l’Amphitheatrum Flavium, il Colosseo, dopo più di 2000 anni, attira più di 7 milioni di turisti ogni anno, simbolo della Roma Imperiale, il più grande anfiteatro del mondo, riconosciuto da ogni angolo del pianeta tra le sette nuove meraviglie del mondo.

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