Cos’è il lattice e i suoi utilizzi

L’utilizzo del lattice a livello industriale ha avuto, nel corso degli ultimi anni, un impiego sempre più frequente. La motivazione di questa scelta è da ricercarsi nelle sue particolari proprietà. Queste infatti hanno la capacità di renderlo un prodotto particolarmente interessante e capace di donare ai suoi derivati delle caratteristiche difficilmente raggiungibili attraverso l’uso di altri materiali.

Vediamo ora più da vicino da che cosa è costituito e quali sono le sue caratteristiche e i suoi possibili utilizzi.

Che cos’è il lattice?

Con il termine lattice o latex ci si riferisce ad una emulsione dall’aspetto solitamente lattiginoso e dalla consistenza prevalente collosa. Normalmente il suo colore è bianco, sono rari dunque i casi in cui si presenti giallo, arancio o rossastro. Questa sostanza è solitamente presente in natura e si concentra nelle piante superiori e in alcuni funghi. Ovviamente la forma di lattice più famosa è quella naturale che risulta costituita da un’emulsione di caucciù ed acqua. A soluzione possono essere disciolte numerose altre sostanze che vanno a completarne le caratteristiche. La sua peculiarità più interessante è quella di riuscire a ri-acquisire la forma originale dopo fenomeni di distensione o compressione. Questa è la ragione per quale viene usato con particolare frequenza nella realizzazione di guanti ad uso medico( dove è necessario che il guanto si adatti alla perfezione e sia molto aderente alla mano in modo da riuscire a garantire un’ottima sensibilità) o, per la realizzazione di materassi e cuscini ergonomici. La presenza del lattice in questi prodotti infatti consente di ottenere un’ottima capacità di adattamento alle superfici anatomiche. Al giorno d’oggi buona parte di questi prodotti in lattice viene realizzato usando una percentuale più o meno variabile, che viene comunque sempre indicata in etichetta. La procedura per la realizzazione di cuscini e materassi sfrutta la schiuma di lattice.

Uso del lattice nella produzione di cuscini e materassi: una scoperta moderna.

L’utilizzo del lattice per la realizzazione dei cuscini ergonomici è relativamente recente. Nel 1928 il medico John Boyd Dunlop introdusse un materasso realizzato in lattice capace di assumere la forma del corpo e di garantire dunque degli ottimi livelli di ergonomia. Ancor oggi l’uso del lattice per la realizzazione dei cuscini garantisce al prodotto finito un pregio assoluto: è molto difficile infatti riuscire a raggiungere i medesimi livelli di elasticità e sofficità, che si ottengono con il lattice naturale, utilizzando i prodotti di sintesi.

Benefici dell’uso del cuscino in lattice nella salute e nella qualità del sonno.

L’uso di un cuscino in lattice è consigliabile non solo per la sua comodità, ma anche, o forse soprattutto, per le sue caratteristiche. Un buon cuscino è infatti in grado di garantire un’ottima repellenza agli acari: consigliato a tutti quei soggetti che accusano un’allergia. Un’altra caratteristica capace di aumentare ulteriormente l’igiene del sonno con il suo uso è quella di avere la possibilità di essere lavabile. Con questa procedura sarà possibile eliminare accumuli di polvere o altre sostanze allergizzanti. Oltre ai benefici in ambito igienico un cuscino realizzato con questi materiali garantisce un sollievo efficace, ad esempio, contro la cervicale. I fisioterapisti infatti concordano nell’affermare che un prodotto capace di adattarsi alla forme anatomiche naturali del collo , e non viceversa, è in grado, nell’ottica di un percorso di riabilitazione, di coadiuvare la guarigione da tutta questa tipologia di dolori. Questo risultato viene ottenuto favorendo un normale rilassamento dei muscoli della cervicale, che, così facendo, hanno modo di recuperare a seguito di traumi o infiammazioni. L’uso di questi dispositivi inoltre è molto efficace non solo per la cura dei sintomi, ma anche per la loro prevenzione.

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